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CHIESA DI SANTA MARIA DELLA CONSOLAZIONE DETTA DEL CARMINE

Con questo nome è nota tra i fedeli di Pozzuoli per la vivissima, ancora oggi, devozione alla Madonna del Carmine che i frati carmelitani introdussero nella cittadina.

La chiesa, invece, è dedicata a Santa Maria della Consolazione (ex chiesa di San Giacomo apostolo) e fu costruita, con annesso convento,  a cavallo del XV e XVI secolo proprio dai frati carmelitani della chiesa del Carmine maggiore di Napoli intitolandola a San Giacomo il Maggiore.

La pianta dell'edificio di culto è ad una navata con cappelle laterali e un accenno di transetto e coperta da una volta a botte unghiata caratterizzata nella parte centrale del transetto da un tiburio, elemento compositivo frequente nell'architettura rinascimentale.

La facciata è a quell'epoca ispirata, ma realizzata nella prima metà del XIX secolo e presenta paraste con capitelli in stile ionico e  portale in marmo sovrastato da un medaglione ottocentesco decorato con una dedica alla Madonna della Consolazione che recita "DEIPARAE CONSOLATRICI SACRUM" che all'interno ospita una maiolica raffigurante il dipinto posto sull'altare maggiore realizzata nel 1992 da Antonio Isabettini.

L'edificio fu ricostruito nella prima metà del seicento e restaurato ancora nella seconda metà del XVIII secolo. Altri interventi furono eseguiti nella prima metà dell'ottocento e ancora nel 1983 e nel 2001.  Nel 2012 il restauro ha interessato tutti gli altari.

La chiesa ospitava anche una statua lignea della Vergine venerata dalle donne puteolane desiderose di un parto sereno e con la Sua benedizione e pertanto definita Madonna del parto pregata con devozione anche dalla regina Maria Teresa e dal re Ferdinando II di Borbone.

Alla sinistra dell'entrata si trovano: la   Cappella di santa Luciacaratterizzata da una balaustra in marmo del 1747 ed un altare in marmo policromo del 1738 sul cui paliotto è raffigurata con la tecnica dell'intarsio l'immagine della santa.

Nella nicchia sovrastante è collocata la sua statua lignea, del XIX secolo. Le pareti laterali della cappella ospitano due dipinti risalenti al 1942 dipinti da M. Richter, raffiguranti santa Agnese e santa Cecilia.

Accanto a questa vi è la Penitenzieria, già cappella delle reliquie anch'essa  anticipata da una balaustra in marmo del '700  così come la vicina Cappella della Madonna del Rosario del XVIII secolo.

Ed inoltre l'Altare della Madonna del Parto commissionato nel 1750 dal nobile puteolano Andrea Di Fraia. In questa cappella erano collocate le statue lignee cinquecentesche della Madonna e di san Giuseppe, realizzate dallo  scultore Pietro di Belverte.

Sul lato destro è possibile ammirare la Cappella della Madonna del Carmine caratterizzata da una balaustra in marmo del 1747 ed un altare in marmi policromi con al centro del paliotto un intarsio raffigurante la Madonna del Carmelo sovrastata dalla statua settecentesca della Madonna interna ad una nicchia.

Accanto, un'altra Cappella senza titolare dotata di balaustra in marmi policromi. Essa ospitava In una nicchia una statua di San Giacomo in legno policromo del XVI secolo raffigurante San Giacomo già facente parte della vecchia chiesa intitolata all'Apostolo. Oggi restaurata è conservata nel museo diocesano.

Di fianco trova posto  l' Altare di san Carlo Borromeo in stile barocco e realizzato nel 1818 caratterizzato da un paliotto intarsiato in marmi policromi.

Sopra  di esso  e collocata una  tela ottocentesca raffigurante san Carlo Borromeo . Ai piedi dell'altare è posta la tomba del vescovo Carlo Rosini. Nella medesima cappella si trova un dipinto su tela raffigurante la Madonna di Costantinopoli.

 

 

 

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